Alberto Bettiol è stato protagonista di un’interessante azione nel corso della terza tappa del Tour Down Under 2019 poi vinta da Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Evaso dal gruppo nella fase centrale del tracciato che conduceva i corridori da Lobethal a Uraidla, il portacolori della EF-Education First ha raggiunto i connazionali Manuele Boaro e Davide Ballerini (Astana) e insieme a questi si è riportato alla caccia di Nic Dlamini (Dimension Data), Michael Potter (UniSA-Australia) e del compagno di squadra James Whelan, riuscendo nell’intento e restando in solitaria al comando insieme proprio a Whelan.
Dopo aver beneficiato del lavoro del compagno di squadra, il 25enne di Poggibonsi è rimasto tutto solo in testa arrivando a guadagnare fino a un massimo di 1’10” sul gruppo prima di essere raggiunto, in preda ai crampi, all’imbocco della salita posta a 13,5 chilometri dall’arrivo. Per l’ex BMC Racing Team, reduce da una stagione in chiaroscuro nella compagine di Jim Ochowitz, un buon segnale in vista di un 2019 che lo reclama sui livelli che avevano scandito le sue prime incoraggianti stagioni tra i professionisti: “Si è trattato del primo vero sforzo dell’anno per me – ha commentato a caldo – e penso di dover ancora migliorare molto. In generale, però, abbiamo dimostrato ai nostri avversari e alla corsa che siamo qui per fare qualcosa di super”.
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